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I criteri di idoneità per il trapianto di capelli

Il trapianto di capelli è una procedura chirurgica in continua evoluzione ampiamente praticata in Turchia. Quando si tratta l’argomento, la prima domanda che un paziente generalmente pone è “sono idoneo per un trapianto di capelli?”. Alla luce degli anni di esperienza in cui questa procedura è stata effettuata, è possibile sostenere che diverse persone sono idonee per il trapianto di capelli. Ad ogni modo, essere idonei per la procedura significa necessariamente che si otterrà un risultato soddisfacente?

Alcuni casi vengono considerati non idonei per via di eventuali problemi di salute. In ogni caso, possono esservi candidati ritenuti non idonei a prescindere da qualsiasi problema di salute. Per esempio, i pazienti con delle zone donatrici poco generose e, quindi, non idonei per sottoporsi alla procedura. Spieghiamo di seguito i criteri per sottoporsi a un trapianto di capelli e valutiamo quali sono i problemi di salute che possono costituire un ostacolo per la procedura.

Il primo fattore da considerare quando si intende pianificare un trapianto di capelli è il compimento della maggiore età. Per quanto concerne il trapianto di barba, generlamente si attende il compimento dei 20 anni di età. La ragione risiede nel fatto che la crescita della barba continua fino o persino oltre i 20 anni.


La qualità della zona donatrice

Paziente che mostra la sua zona donatrice












Per zona donatrice si intende l’area dello scalpo da cui vengono estratti i follicoli che, per definizione, sono immuni alla caduta dei capelli e, generalmente, ci si riferisce alla zona della nuca. Sebbene la zona della nuca sia la prima a esser considerata, presso la clinica del Dottor Serkan Aygin, in numerose operazioni vengono inseriti anche i follicoli estratti dalla barba per incrementare il numero dei bulbi trapiantabili. In casi particolari, anche i follicoli del petto (laddove presenti) possono essere presi in considerazione. In conclusione, il trapianto di capelli può essere pianificato valutando anche l’estrazione da altre parti del corpo.


I fattori che determinano la qualità della zona donatrice sono i seguenti: il colore dei capelli, il diametro e la natura dei capelli (se ricci o lisci) e la densità.


Per effettuare una trapianto di capelli in maniera ideale, è necessario tenere in considerazione le seguenti informazioni:

  1. Prima dell’operazione devono essere effettuate delle analisi del sangue ordinarie. Per coloro affetti da patologie croniche, esami specifici e dei report medici potrebbero essere richiesti. Anche sulla base di questo, l’idoneità al trapianto potrà essere stabilita.
  2. Se un paziente riporta una patologia cronica, potrebbe aver bisogno di un controllo mirato prima di sottoporsi all’operazione. Facciamo menzione di alcune patologie qui di seguito.
  3. La storia clinica del paziente circa esperienze di anestesia pregresse viene sempre richiesta.


La decisione circa il numero dei bulbi

In seguito agli ultimi passi in avanti mossi nel settore, i medici possono raggiungere un numero di bulbi soddisfacente e stanno costantemente lavorando al perfezionamento dei metodi esistenti. La zona donatrice principale da cui attingere per il trapianto è la nuca.

La condizione dei capelli in questa area determina la fattibilità dell’intervento.

I bulbi che possono essere estratti sono certamente limitati, sebbene il numero tenda a variare da paziente a paziente e possa raggiungere persino cifre pari a 4000/5000 unità follicolari. Se il piano operatorio richiede un numero consistente di bulbi, una seconda sessione potrebbe essere necessaria. La ragione principale risiede nel fatto che la prerogativa assoluta dei medici è quella di ottenere il miglior risultato possibile senza danneggiare in maniera evidente e permanente lo scalpo.


Poichè, se il numero dei follicoli estraibili in una sola sessione viene superato, danni estetici permanenti saranno visibili nella zona donatrice in seguito all’intervento.

L’idoneità della zona donatrice gioca un ruolo cruciale nella pianificazione del trapianto. In alcuni pazienti, il numero dei bulbi estraibili dalla zona donatrice non è sufficiente per coprire la zona ricevente. In queste circostanze, anche altre zone del corpo possono essere considerate come zone donatrici. Generalmente, in seguito alla nuca, l’ordine gerarchico di preferenza è la barba seguita dai follicoli del petto.

Misurare la densità della zona donatrice è fondamentale quanto determinare lo stato di avanzamento di perdita di capelli raggiunta. Il numero di capelli per centimetro quadrato determina ciò che viene definita densità. Durante l’adolescenza il numero dei follicoli si aggira intorno a 90-120 e questo si traduce in circa 200-300 capelli per centimetro quadrato. Negli adulti, questo numero potrebbe ridursi a 60-80 bulbi, ovvero 130-170 capelli.


Alopecia androgenetica (perdita di capelli secondo il campione maschile)

L’alopecia androgenetica, in termini medici, è il modello di perdita dei capelli che interessa i pazienti di sesso maschile. Si può sostenere che il 99% dei casi di perdita di capelli negli uomini è riconducibile all’alopecia androgenetica. Il corpo inizia a secernere il testosterone a partire dall’età dei 13 anni e, questo,conferisce agli individui tratti tipicamente androgeni. Quest’ormone interferisce anche sulle condizioni dei capelli e di altre parti del corpo.


Quanto prima si manifestano i sintomi dell’alopecia androgenetica e tanto prima si rischia di passare agli stadi successivi di perdita dei capelli.

Per questa ragione, la scala Norwood è utile per la classificazione dei vari stadi di alopecia androgenetica di un individuo. I vari stadi vengono determinati da dei valori numerici da 2 (moderata) a 7 (avanzata). Ad ogni modo, questi indicatori non determinano se un paziente può essere idoneo per il trapianto di capelli. Per una valutazione accurata sarà necessario rivolgersi al parere di un esperto.

Patologie che posso influire negativamente sul trapianto di capelli

Un paziente mentre consulta un medico












Se sono presenti patologie quali diabete, tiroide o problemi di pressione del sangue, ci si può sottoporre a un trapianto di capelli solo dopo l’approvazione da parte del medico che segue i controlli periodici del paziente. I pazienti affetti da ipotiroidismo possono riscontrare un indebolimento e la caduta dei capelli nel corso della loro vita. In seguito ai dovuti trattamenti ormonali per i problemi di tiroide, il trapianto può essere effettuato.

Il trapianto non può essere effettuato su pazienti affetti da patologie croniche come insufficienze al fegato, ai reni e al cuore e su coloro che hanno effettuato la chemioterapia per via del cancro.

Inoltre, il trapianto può essere effettuato sui candidati con patologie quali epatite A e B. Questo poichè il nostro personale sanitario si è sottoposto al vaccino contro queste patologie. Oltre alle patologie menzionate, altri disturbi vengono valutati caso per caso per determinare l’idoneità al trapianto.


Il trapianto di capelli per le donne

Il problema dell’alopecia può riguardare anche le donne sebbene gli estrogeni funzionino ampiamente da prevenzione per la perdita dei capelli. Ad ogni modo, ciò non garantisce che le donne siano del tutto estranee al problema. Per questa ragione, il trapianto dovrebbe essere pianificato tenendo in considerazione diversi fattori caso per caso, soprattutto alla luce del fatto che la perdita dei capelli nel target maschile può essere diverso rispetto a quello del target femminile e può interessare anche zone differenti.


Condizioni da considerare per il trapianto di capelli nel caso delle donne:

Il trapianto di capelli per le donne

  • Donne affette da alopecia androgenetica Questo include la perdita di capelli nella zona della chierica e in zone generalmente non affette da alopecia androgenetica. Anche questi casi risultano idonei per il trapianto di capelli.
  • Donne affette da alopecia da trazione: Il trapianto può essere un’ottima soluzione per quelle donne interessate dal problema dell’alopecia da trazione, ossia quella perdita di capelli generata dalla forza e dalla pressione che possono essere spesso applicate trattando i capelli. Questo capita generalmente per coloro che raccolgono i capelli con capigliature eccessivamente strette per lassi di tempo prolungati. La linea frontale, in questi casi, tende a retrocedere, ma generalmente la zona donatrice è idonea per il trapianto.
  • Anche i pazienti che soffrono di perdita di capelli per aver attraversato traumi come le ustioni o per alcuni fattori legati ad altre chirurgie subite, possono essere candidati ideali per il trapianto.
  • L’ipotiroidismo è una delle più comuni cuasa di perdita dei capelli nelle donne. Una volta tenuta sotto controllo la patologia, il trapianto può essere effettuato.
  • Donne che soffrono di perdita dei capelli a causa della sindorme da oviaio policistico. Se le ovaie contengono un notevole numero di cisti, le pazienti potrebbero rilevare uno squilibrio ormonale. Questi squilibri possono causare anche la caduta dei capelli. Se accuratamente pianificato, anche su queste pazienti è possibile effettuare il trapianto di capelli.


La qualità del capello e l’importanza della tipologia di perdita dei capelli

Chiaro che, nei casi di perdita di capelli moderata, vi sono più possibilità di ottenere un risultato soddisfacente. Oltre allo stadio della caduta, anche il diametro dei capelli influisce notevolmente sul risultato dell’operazione.

Fattori determinanti per un trapianto di capelli ben riuscito: il numero dei bulbi estraibili, la densità raggiungibile, la vastità dell’area da trapiantare, la qualità dei capelli che vengono impiantati e la tipologia di perdita di capelli. Prima di tutto, è necessario determinare la tipologia di perdita di capelli, poi si passa alla valutazione attenta delle zone in cui verrà effettuato il trapianto. Per queste ragioni è fondamentale che il paziente si chieda in via preventiva “sono un candidato ideale per il trapianto di capelli?”. Potete contattarci tramite il form per ricevere una consulenza online con i nostri dottori per valutare la vostra idoneità al trapianto.